Fausto Beduini, come ci piace ricordarlo

Empoli, 03/05/2019

Tra pochi giorni sarà trascorso un anno dalla scomparsa del nostro presidente Fausto Beduini.

Quando mi arrivò la notizia, dopo poche ore che lo avevo sentito, che stavolta non ce l’aveva fatta, mi è crollato il mondo addosso.

Dopo la prima costernazione per la perdita di un amico, mi è sorta una domanda:

E ora?…

“Ora” è passato da un anno, e da poco meno tempo ho sostituito il mio amico alla guida della nostra Società, alla quale tanto aveva dato.

La mia decisione di portare avanti la Società è nata fondamentalmente dalle rassicurazioni della moglie, Francesca Bagnoli.

Anche se, logicamente, Francesca sapeva di quanto l’Hockey Empoli fosse stato importante per Fausto, ovviamente non aveva la possibilità di sostenermi psicologicamente, come faceva Fausto, ma mi ha garantito il suo sostegno economico, in caso di bisogno.

E il sostegno morale?

Questo continua a darmelo Fausto:

E’ costantemente presente nei miei pensieri, mi parla, mi consiglia, continua a darmi le sue opinioni.

Può darsi che sia frutto della mia immaginazione, lascio il giudizio a chi mi legge, ma a me piace pensare che lui sia accanto a me, ogni volta che mi dedico all’Hockey Empoli, e la sensazione della sua presenza è rimasta invariata, fin dal primo giorno che è mancato nella vita terrena.

Purtroppo, a 63 anni suonati, le persone a me care che sono scomparse, cominciano ad essere sempre di più, per primi i miei nonni, che sono stati miei mentori nelle fasi più importanti della mia vita, e che ancora adesso mi sento vicini, che mi danno suggerimenti, quando ne ho bisogno.

Fausto non c’è più, ma vive nelle menti delle persone che gli volevano bene, e continua a dare il suo prezioso aiuto, come faceva quando ancora era presente in carne e ossa.

E’ per questo che ho voluto scrivere queste righe, per ricordare anche a chi lo conosceva meno, o che non lo ha mai conosciuto, quanto fosse, anzi, quanto Fausto sia importante oggi, come ieri, per chi ha avuto la possibilità di conoscerlo da vicino.

Paolo Errico.

IN MEMORIA DEL PRESIDENTE
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